800 eroi: la risposta cinese a “Dunkirk”

di Claudio Trionfera

800 EROI – DRAMMATICO, GUERRA, AZIONE, CINA, 148’ – Di Guan Hu. Con Huang Zhi-zhong, Junyi Zhang, Ou Hao, Hu Xiaoguang, Jiang Wu, Zhang Yi, Qianyuan Wang, Cheng Zhang, Lu Siyu, Chun Du, Vision Wei, En Bai. Distribuzione Notorious Pictures. 🍓🍓🍓🍓⚪️

Eroi dell’esercito cinese nel magazzino assediato che può diventare la loro tomba (Foto Notorious Pictures)

Primo avviso: il film lungo ma non è un polpettone e tanto meno annoia, piuttosto trasuda orgoglio cinese dalla prima all’ultima inquadratura nello scenario della Shangai del 1937 assediata dai giapponesi. Secondo avviso: a livello spettacolare e di impegno produttivo sembra quasi una risposta cinese al Dunkirk di Christopher Nolan, ovviamente nella diversificazione dei contesti.

Detto questo, va ricordato che la rivisitazione dei fatti si riferisce alla resistenza dei soldati cinesi dell’88ª divisione in un magazzino di Sihang, sulla riva settentrionale del fiume Suzhou, di fronte alla Shangai lussureggiante, colorata e favolistica della concessione internazionale, ritardare l’avanzata giapponese.  I militari erano in verità 452, ma ne furono dichiarati 800 per allertare diversamente il nemico schierato con molte migliaia di unità.

Solo contro tutti: visioni mistiche e leggendarie di un soldato pronto al sacrificio (Foto Notorious Pictures)

L’eroica resistenza che da allora fu chiamata “degli Ottocento” (oggi il deposito è visitabile come “museo della battaglia”) è appunto l’argomento del film. Che Guan Hu, regista pechinese di ottima fama in Asia, dirige nella sfera del kolossal celebrativo: ma senza gli attributi del kolossal, tantomeno della tronfia mitizzazione di regime, anzi con l’agilità e la velocità del genere d’azione, nello spazio evocativo degli anni Trenta ma coi ritmi d’una battaglia interstellare in una coralità fatta di toccanti profili individuali. Non a caso l’opera (girata in Imax) vive di effetti speciali e apoteosi da Steadicam, montaggio concitato, vitalità prodigiosa ed eroismi fantasmagorici con tanto di visioni epiche e allegoriche. Definizione semplice ma non banale: bellissimo.