Un film incantevole: I profumi di Madame Walberg

di Claudio Trionfera

I PROFUMI DI MADAME WALBERG –  Di Grégory Magne. Con Emmanuelle Devos, Grégory Montel, Gustave Kervern, Zéli Rixhon, Sacha Bourdo, Sergi López, Jeanne Arènes. Commedia, Francia, 100’. Distribuito da Satine Film. Al cinema dal 10 giugno. 🍓🍓🍓🍓🍓

Emmanuelle Devos è Madame Walberg nel film (Foto Satine Film)

C’È UN MOMENTO musicale alto, anzi altissimo, al centro della storia: la Summer’s End di John Prine che accarezza la scena della spiaggia di Francia con un padre e una figlia alla ricerca dei rapporti perduti. Perché quel padre, separato, mezzo fallito e un po’ disperato ma elettrico come un vecchio stazzonato antieroe, fa l’autista da noleggio con pochi superstiti punti sulla patente e sa che quella figlia, concessagli di malavoglia dalla (ex)moglie è davvero quel poco che gli resta. Bell’attore Grégory Montel nella parte di Guillaume, non è il protagonista della storia ma quasi; perché senza di lui la vera (splendente) protagonista Emmanuelle Devos che dà il volto ad Anne Walberg, non avrebbe la sponda indispensabile per esprimersi, né col suo personaggio né col suo stesso talento.

Così andiamo alla scoperta di un film incantevole.

I profumi di Madame Walberg è diretto da un regista francese poco conosciuto da noi, Grégory Magne, sceneggiatore e navigatore, autore fino a ieri del solo L’air de rien; ma da adesso annoverabile tra quelli da ricordare per il futuro del cinema. Non solo francese, naturalmente.

Emmanielle Devos con Grégory Montel (Foto Satine Film)

Anne, in gergo, è un “Naso”. Di quelle persone che hanno il dono di un olfatto talmente raffinato e percettivo da rivelare ogni minima sfumatura di un profumo. Donna di qualità rare ma bizzosa, irascibile e solitaria, quasi inaccostabile. Insomma una peste. Celebrata ma peste. E quando Guillaume, da lei vessato in ogni modo a incominciare dall’inappropriata consegna di facchinaggio e di fatto trattato come un valletto, le fa da autista per la prima volta il loro destino si compie: perché da quel momento, nonostante  le scintille sprigionate a più riprese, Anne lo pretenderà in esclusiva. Non pentendosene perché lui, assecondandola anche confusamente in certi momenti difficili e perfino nel declino di ricettività nasale, si rivela insostituibile assistente, perfino apprendista stregone con doti di “fiuto”.

In questa sorta di apoteosi olfattiva il gioiellino di Magne rivela parecchi intervalli poetici e si veste di sfumature seduttive che la recitazione esemplare di Devos con i suoi grandi sognanti occhi argentei, slavati eppure vigorosi, rende quasi magiche lasciando filtrare nel film le medesime essenze di Chocolat, lontane nella sostanza (il cacao), vicine nel rapporto tra i profumi e il dono sensitivo di Madame Walberg. È commedia, diverte, emoziona e sollecita sentimenti nell’arco narrativo di un film armonico e ricreativo. Dove anche una dose di prevedibilità finisce col diventare pregio gratificante.