di Claudio Trionfera
QUELLA COMPLICITÀ magnetica, a volte incantevole e perfino mistica, fra musica e cinema. Un classico. Anche quando la musica non c’è, perché è l’immagine a governare. Ma esistono momenti speciali, scene speciali: facce e movimenti, a volte addirittura interi film, che si legano per sempre al loro côté sonoro. Escludendo il musical e la semplice colonna musicale ci piace parlare di quelle canzoni che hanno trasformato alcune sequenze in autentici colpi di fulmine, mescolando le suggestioni delle immagini con quelle delle tracce che le accompagnano.
Questione di gusti, naturalmente, a livello di cinema, di musica e di memoria. Insomma tutto contestabile e discutibile da parte di chi non se la senta di condividere la selezione; o di chi vi rilevi, a ragione, assenze fragorose. Perciò la Top Ten del nostro invaghimento cinemusicale è quella che segue, in ordine decrescente. Vi trovano sempre posto artisti importanti, in qualche caso esecuzioni dirette sul set, aleggia il fantasma elettrico di Lou Reed, stendono le loro tracce Luciano Ligabue autore totale, Cat Stevens ancora Cat, Neil Young danzante sul cristallo, Bruce Springsteen degli struggimenti , Bob Dylan miticamente Peckinpah, Vali Kerekes guidata in b/n dal genio di Tarr Béla, Peter Gabriel dalle mille facce, Trevor Green coi suoi orizzonti nuovi, Dean Martin, Ricky Nelson e Walter Brennan chiamati da John Ford a scodellare due esecuzioni leggendarie.
Vale la pena di riascoltare tutti questi pezzi e lavorarli con le impronte visive lasciate dai film nella prodiga sfera di YouTube. Il risultato migliore e senz’altro auspicabile sarebbe quello di provare emozioni.