Secret Team 355, Erinni con la pistola

SECRET TEAM 355 – Regìa di Simon Kingberg . Con Jessica Chastain, Lupita Nyong’o, Penélope Cruz, Diane Kruger, Bingbing Fan, Sebastian Stan, Édgar Ramirez, Raphael Acloque, Jason Flemyng, John Douglas Thompson, Sylvester Groth. Thriller, spionaggio. USA. Distribuzione 01 Distribution. Uscita 12 maggio. Durata 122’. 🍓🍓🍓⚪️⚪️

Da sinistra: Diane Kruger, Jessica Chastain e Lupita Nyong’o in “Secret Team 355” (foto 01 Distribution, Leon Film Group)

di Claudio Trionfera

LE FURIE. O le Erinni, come volete. L’immagine spunta dalla mitologia e s’appaia, inevitabile, al film che Simon Kingberg – più noto come sceneggiatore e produttore di serie fortunatissime e qua alla sua seconda regìa dopo X-Men / Dark Phoenix del 2019) dirige con la frusta tra le mani e l’intento di spaziare in un largo campionario di sconquassi: con risultati accattivanti e discreta sostanza cinematografica. Un po’ anche per merito delle attrici le quali, senza strafare, usano peso, fama e mestiere per riempire lo schermo di umori sostanziosi ed esperte dinamiche espressive.

La storia, che non è troppo complicata ma si arrotola e srotola di continuo attorno ad un software in grado di mettere il mondo in ginocchio – per ciò appetito dal top del crimine – riunisce, per così dire, le eccellenze planetarie nel campo dei servizi segreti  per sottrare alla malavita quella scatoletta carica di apocalittiche cyber-minacce. È un caso, ma non troppo, che tutte  le spie a scendere in campo siano donne (la Mace di Jessica Chastain, la Khadijah di Lupita Nyong’o, la Marie di Diane Kruger, la Lin Mi Sheng di Bingbing FanPenélope Cruz recita invece la parte della psicologa Graciela) e che, all’inizio, un po’ per rivalità patriottiche e un po’ per malintesi, si guardino tra loro in cagnesco o si facciano addirittura la guerra per poi unirsi, sintetizzando in climi di action americano il vecchio proverbio (italiano) l’unione fa la forza nell’intento di scongiurare il pericolo.

Penélope Cruz e Édgar Ramirez in una scena di “Secret Team 355 (Foto 01 Distribution e Leone Film Group)

Donne scatenate e spietate, ardimentose, furbe, perfino proterve, ad eccezione della Cruz psicologa che si ritrova nel gruppetto e non perde occasione per abbandonarsi alla fifa . Nessun problema a procurare carneficine seminando cadaveri in giro per il mondo e a maneggiare armi d’ogni risma. D’altra arte la malvagità e le peggiori intenzioni albergano in àmbiti maschili e gli uomini, qua, non possono che meritarsi il peggio.

Le cadenze giuste non mancano e il film cammina veloce aprendo una finestra narrativa dopo l’altra nell’ordito classico della spy-story e i modi sperimentati di genere con intenso crepitare di armi oltre botti, scazzottate e inseguimenti. Profusione di steadycam, uso corretto degli effetti speciali e ampio, meglio, ricco tour internazionale a livello di location dall’iniziale Colombia a Parigi, Londra, Berlino, Marocco e Shanghai. Tra le citazioni, più o meno involontarie, quella volontaria del titolo con l’indizio numerico di quel 355 che richiama l’enigmatica e celebrata spia conosciuta solo con questo nome in codice durante la Guerra d’Indipendenza Americana.

Ovviamente sono importanti, nell’economia del racconto, la fotografia (Tim Maurice-Jones), il montaggio (Lee Smith e John Gilbert)e le musiche (Tom Holkenborg), contributi di perizia alla riuscita di un buon manufatto thrilling. Raccomandazione finale: risparmiarsi la banalità pigra di chiamarla spy-story al femminile.